domenica 10 maggio 2015

SCOPERTA GALASSIA DISTANTE 13,8 MILIARDI DI ANNI LUCE


ASTRONOMIA
2015-05-09
SCOPERTA LA GALASSIA PIU' LONTANA DALLA TERRA!
LA SUA LUCE IMPIEGA 13,8 MILIARDI DI ANNI PER ARRIVARE FINO A NOI.

Una squadra internazionale di astronomi, utilizzando i telescopi spaziali della NASA Hubble e Spitzer ed il telescopio terrestre Keck I dell’osservatorio alle Hawaii, ha infranto uno nuovo record in termini di distanze spaziali per quanto riguarda l’osservazione delle galassie. Il team ha scoperto quella che, almeno per il momento, è la galassia ed anzi il corpo siderale più distante mai scoperto dall’uomo.

EGS-zs8-1 , questo il nome dell’ammasso di stelle, si trova ad oltre 13 miliardi di anni luce di distanza e risulta essere la galassia ed il corpo siderale più lontano di cui si sia attualmente misurata la distanza.

Nonostante la distanza, gli astronomi sono concordi nell’affermare che si tratta di uno degli oggetti più brillanti e più massicci dell’Universo primordiale.





Il piccolo puntino luminoso della prima foto che possiamo invece osservare ingrandito nella foto qui sopra, infatti, proviene da un tempo molto distante da quello attuale, quando l’Universo si era appena formato poco dopo il Big Bang.

I fotoni, o onde luminose o raggi di luce che hanno permesso all’uomo di realizzare quest’immagine, provenienti da tale primordiale ammasso di stelle, hanno viaggiato per più di 13 miliardi di anni prima di raggiungere i telescopi della NASA in orbita intorno alla Terra.

Quello che vediamo, in pratica, è l’Universo quando era molto giovane ed aveva solo il 5% della sua età attuale, ossia circa 670 milioni di anni sui complessivi circa tra 15 e 20 miliardi di anni attuali.

Proprio per questo gli astronomi credono che EGS-zs8-1 abbia potuto vantare, nella sua infanzia, un tasso di formazione stellare estremamente rapido se comparato alle galassie più vicine che abbiamo osservato negli ultimi anni.
La scoperta di questa galassia lontanissima aggiunge un altro pezzo al puzzle dell’enigma riguardante le prime generazioni di galassie formatesi dopo il Big Bang in quello che è conosciuto come Universo primordiale.

Secondo Pieter van Dokkum, uno degli autori della ricerca e presidente del Dipartimento di Astronomia di Yale, sono pochissimi i telescopi in grado di guardare ad una distanza così grande.

Una scoperta del genere è stata possibile grazie a MOSFIRE, una potente strumentazione sita nel WM Keck Observatory’s alle Hawaii capace di analizzare i dati arrivati da distanze estreme agli obiettivi dei telescopi orbitanti.



Lo studio dell’Universo primordiale e l’osservazione delle primissime galassie sarà uno degli obiettivi principali dell’astronomia nel prossimo futuro; un campo, questo, che subirà un notevole balzo in avanti con il lancio del James Webb Space Telescope, il nuovo telescopio spaziale della NASA, nel 2018. Con questa nuova strumentazione orbitante d’avanguardia sarà facile misurare queste distanze estreme e stabilire con maggiore precisione età e distanze degli ammassi stellari.

Il team internazionale di astronomi ha affermato che detta galassia è  lontana precisamente 13,8 miliardi di anni luce dalla Terra, ed è uno degli oggetti più brillanti dell’universo primordiale.

Reduce dai festeggiamenti per il suo venticinquesimo compleanno, il telescopio Hubble si è imbattuto appunto in una scoperta sorprendente: la galassia più distante dalla Terra mai individuata fino a oggi che è lontana appunto 13,8 miliardi di anni luce da noi.

La scoperta è stata resa possibile appunto dall'integrazione delle fotografie di Hubble con quelle scattate da altri due telescopi, quello dell'osservatorio Keck delle Hawaii e lo Spitzer della Nasa. Gli scienziati hanno battezzato la nuova galassia con il poco poetico nome EGS-zs8-1.

Scoperta la galassia più lontana dalla Terra. La sua luce è partita più di 13 milioni di anni fa.

 


Notata dal telescopi Hubble, Spitzer e Keck nel corso delle loro abituali perlustrazioni celesti, la galassia ribattezzata EGS-zs8-1 risale ad una fase dell'Universo in cui l'intero complesso era ancora relativamente giovane e si sarebbe formata circa a 670 milioni di anni dal Big Bang, rimandando il suo segnale luminoso nella nostra direzione con una periodo “in differita” pari appunto a 13,8 miliardi di anni.

In pratica, EGS-zs8-1 si sarebbe formata con enorme anticipo rispetto alla nostra galassia locale che è la Via Lattea probabilmente dovrebbe essere già estinta da circa 100 milioni di anni, solo che, in virtù della grande distanza, l'informazione luminosa ha viaggiato nello spazio arrivando a noi con un ritardo  di tempo tale da farci scorgere la galassia come ancora esistente, esattamente per come accade per numerose stelle delle quali percepiamo in ritardo la loro luce, anche se esse sono già collassate e spente da milioni di anni.

Secondo il ricercatore della Nasa Pascal Oesch, dal momento della sua nascita , la galassia EGS-zs8-1 si sarebbe espansa da dimensioni ancora minori fino fino a raggiungere le attuali apparenti  dimensioni pari ad appena il  15% della nostra Via Lattea.

A darne notizia è stato lo ‘‘Astrophysical Journal Letters’, che  conferma che delle galassie massicce esistevano comunque già all’inizio della storia dell’universo,  ma  che esse avevano proprietà fisiche molto diverse da quelle delle galassie oggi visibili intorno a noi.

Per avere dei termini di confronto che facciano capire meglio l'ordine di grandezza delle questioni in gioco in questa scoperta, si tenga presente che si pensa che si pensa che la vita sulla Terra abbia avuto origine circa 3,5 o 4 miliardi di anni fa, che il sistema solare con la stessa Terra al suo interno abbia avuto origine da una nebulosa iniziale di gas polveri e rocce circa 5 milardi di anni fa e che invece si pensa che l'attuale universo abbia un raggio compreso tra 15 e 20 miliardi di anni luce e quindi appunto una età probabile tra 15 e 20 miliardi di anni quando si dice che esso nascesse dalla grande esplosione iniziale o Big Bang iniziale in un "punto singolare" dello Spazio.


Approfondimenti

■YaleNews | Astronomers unveil the farthest galaxy
■A Spectroscopic Redshift Measurement for a Luminous Lyman Break Galaxy at z = 7.730 Using Keck/MOSFIRE – Abstract – The Astrophysical Journal Letters – IOPscience


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Fonte: http://cosmicoblog.com/la-galassia-piu-lontana-mai-scoperta-e-distante-oltre-13-miliardi-di-anni-luce/
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