lunedì 23 novembre 2015

UN "CALABRESE"... PER PRESIDENTE... DELL'ARGENTINA!...

Argentina 2015-11-22:  Maurizio Macrì nuovo presidente dell'Argentina

IL "CALABRESE" MACRI, NUOVO PRESIDENTE DELL'ARGENTINA.
2015-11-22
CALABRIA?... E CALABRESI?... SOPRA TUTTO E TUTTI?... NEL MONDO INTERO?... NEL BENE?... E NEL MALE?...


Mauricio Macri, eletto presidente dell'Argentina in occasione del ballottaggio di ieri per le recenti elezioni presidenziali del 2015, nato a Tandil, nella Provincia di Buenos Aires in Argentina, lo 8 Febbraio 1959, è un politico ed imprenditore argentino, ingegnere civile, uomo d'affari e di sport, nonché l'attuale sindaco della città di Buenos Aires dal Dicembre 2007, padre di 4 figli, sposato con l'imprenditirce  Juliana Awada dal 2010

Di origini anche italiane, Mauricio è figlio dell'imprenditore Francesco Macri che è nato a Roma nel 1930, e di Alicia Blanco Villegas, di origini spagnole.

Francesco, il padre di Mauricio, era stato portato in Argentina nel 1948 da suo padre Giorgio Macrì, che a sua volta è il capostipite della famiglia, ed è un calabrese nato in Provincia di Reggio Calabria divenuto successivamente imprenditore edile a Roma, e che poi, nel 1948, appunto, emigrò in Argentina portando colà un cognome particolarmente diffuso nella costa jonica reggina, Macrì, al quale però, in spagnolo, egli fece togliere l'accento finale.

Mauricio Macri, dopo essere stato presidente della squadra di calcio del Boca Juniors dal 1995 al 2007, nel 2003 ha fondato il partito di destra Compromesso per il Cambiamento che dal 2005 fa parte della coalizione Proposta Repubblicana (PRO) da lui guidata.

È stato eletto capo del governo della città di Buenos Aires il 24 giugno del 2007 e riconfermato nel 2011.

Duro critico del kirchnerismo, ha promesso di voler avviare una nuova era di... "austerità", al fine di rimettere il bilancio degli Stati Federati su un percorso "sostenibile".

Nel dicembre 1995 è diventato presidente del Boca Juniors dopo Dopo aver vinto le elezioni contro l'ex-presidente Antonio Alegre.

Durante la sua presidenza si ricostruisce lo stadio e la squadra vince 17 titoli ( 11 internazionali), diventando cosi il presidente che più titoli ha vinto.

Nel 2010 Boca è stato riconosciuto come la migliore squadra del decennio in Sud America dalla Federazione Internazionale di Storia e Statistica del Calcio.

Si candida alle elezioni presidenziali del 2015 ottenendo al primo turno il 34,3% dei voti, contro il 38,8% di Daniel Scioli.

Il 22 novembre 2015 vince al ballottaggio, diventando il 57° Presidente dell'Argentina.

Papa Francesco ha ricevuto poco tempo fa il Sindaco di Buenos Aires, Maurizio Macri con la moglie Juliana Awada e la loro figlioletta Antonia

Questo "calabrese" non si presenta comunque ed affatto come uno "Spartaco", ovvero non è certo paladino dei diritti del popolo argentino, ma si presenta piuttosto come un "ascaro" che  con i suoi discorsi sulla "austerità" è particolarmente legato specialmente alle due  più ricche e potenti  famiglie dell'Argentina che sono le latifondiste ebraiche, sioniste e rothschildiane  famiglie dei Bunge e dei Born,.... monopolisti di quasi tutta la produzione granaria, cerealicola e della soia dell'intera Argentina, e membri del ristretto direttivo del trust mondiale rothschildiano, ebraico sionista, massonico delle "cinque sorelle dei cereali"; detto organismo controlla quasi monopolisticamente la produzione ed il commercio mondiale dei cereali e della soia.

è comprovato che i Bunge e i Born  siano tradizionalmente orientate alla esportazione dei "loro" prodotti per venderli sul mercato mondiale ad offerenti stranieri e non sono mai stati invece particolarmente propensi a rifornire senza riserve la loro produzione al  mercato alimentare interno rappresentato dal popolo argentino; ciò detto, è facile capire come questa propensione dei Bunge e Born collimi perfettamente con i discorsi di "austerità" portati avanti come punti fondamentali del programma elettorale dell'arruale nuovo presidente "calabrese" Mauricio Macri. .

Il fatto è che dalla parte opposta al partito di Mauricio Macri, la linea "peronista" di compromesso della precedente presidentessa Kirchner: se da una parte,è stata di "fronda" nei confronti dei sommi sacerdoti dei santuari bancari mondiali di Rothschild, come il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale,  a cui ha chiesto invano la ristrutturazione del solito insolvibile immenso e crescente "debito pubblico" strozzino argentino che fa da cappio al collo dello Stato argentino, dall'altra detta linea politica della presidentessa Kirchner è stata sempre tiepidamente "parapolpulista", indecisa, debole, incerta  e di fatto insufficiente nell'appoggio alle esigenze delle masse popolari argentine,....  e questa è stata proprio una delle ragioni più determinanti della sua sconfitta attuale di fronte alla aggressiva campagna elettorale del "filoaristocratico" Mauricio Macri..

E' evidente che il popolo argentino, è giunto a questa attuale tornata elettorale  ideologicamente e politicamente mal organizzato e mal guidato da politicanti ignoranti, incapaci, e soprattutto intenti più ai propri interessi personali concepiti come divergenti, staccati e perfino contrapposti a quelli del popolo argentino che pretendono di guidare e che stanno attualmente comunque egemonizzando senza lasciare facile spazio ad altre linee alternative più decisamente "populiste".

Insomma, si può dire che la attuale situazione politica in Argentina, attesti come evidente che, di fatto, a presente il popolo argentino, non si è ancora per niente ripreso adeguatamente dalla tremenda batosta repressiva e sanguinaria inflittagli a suo tempo dalla dittatura militare di Videla e complici.

A suo tempo Videla e co. repressero e stroncarono pesantemente non solo ideologicamente e politicamente, ma anche militarmente, poliziescamente e fisicamente perfino con gli assassinii, con le galere e con gli esilii....  tutta l'intera generazione del '68 e dintorni di quella che avrebbe sicuramente potuto essere una classe dirigente in formazione a pro delle masse popolari che si prospettava più numerosa, più ben organizzata e più vicina alle vere esigenze del popolo argentino  e che quindi sulla distanza avrebbe anche potuto essere più capace e più decisa nel portarle avanti a livello di governo che non l'attuale debole partito della Kirchner.

L'ecatombe a suo tempo ed anche recentemente della  migliore classe dirigente alternativa argentina è dunque la ragion per cui  il popolo argentino è attualmente virtualmente decapitato,  sostanzialmente schiacciato, represso ed oppresso poliziescamente e militarmente dalla classe dominante "compradora" e "vendidora" locale che è al quasi totale rimorchio della regia mondiale di Rothschild...

D'altra parte, il popolo argentino non è certo riuscito in anni passati e non è riuscito affatto, proprio a causa della sua debolezza organizzativa e di vertice, neanche adesso a vincere, di fronte alle usuali "elezioni"  "democratiche " rothschildiane, truccatissime e pilotate in innumerevoli modi, come appunto avviene di solito in tutte le demagogiche  "democrazie" ad egemonia rothschildiana del mondo intero.

Bisogna dunque dire che il popolo argentino è stato dunque solo preso in giro dalla Kirchner, o per lo meno che la Kirchner ed il suo partito, pur con tutta la loro buona volontà, non sono stati comunque all'altezza della situazione, infatti esso, alla prova dei fatti,  non è riuscito ad organizzarsi meglio e non è riuscito pertanto a far valere i diritti del popolo argentino ad una vita migliore,

Si è cioè verificato che, volente o nolente, il popolo argentino, proprio per queste carenze ideologiche, politiche ed organizzative che si trascina fin dalla  tragica sconfitta ad opera della giunta Videla, è attualmente e di fatto sprofondato in una totale e pesantissima schiavitù salariata, dovuta al fatto di essere appunto ideologicamente e politicamente frastornato, confuso, perché senza chiara, salda e giusta guida ideologica e politica.

Il popolo argentino era dunque già malmesso  con la Kirchner, ma adesso, con questo "calabrese", cooptato nelle file della gerarchia rothschildiana globale,  passerà sicuramente dalla padella alla brace, perché sarà sicuramente ancor più autoritariamente, dittatorialmente e tirannicamente sottomesso con intimidazioni, minacce, ricatti, violenze, torture ed assassinii  per costringerlo ad adattarsi a condizioni di mera e stentata sopravvivenza nella disoccupazione, nella sottoccupazione con bassissimi salari, nella miseria più nera, e addirittura nella fame quotidiana proprio e paradossalmente nel paese che è tra i primissimi al mondo per la produzione dei cereali, della carne e della frutta, etc.che appunto esporta in milioni di tonnellate all'anno in tutto mondo, ma,,,, verso dove vuole Rotschild, quando serve a Rothschild, al prezzo che decide Rothschild, e tutto a vantaggio delle solite famiglie ebree  Bunge e Born locali e del massimo rabbino e strozzino globale Rothschild di cui esse sono coetniche, imparentate e comunque vassalle !...

Insomma, in Argentina, il "calabrese" conservatore Macri e l'altro "italiano" "peronista" Scioli, mandato avanti dalla Kirchner, alla fin fine non sono altro che le solite demagogiche marionette politicanti ad uso e consumo dei Bunge, dei Born e dei Rothschild; tale e quale come qui in Italia vi sono le demagogiche marionette politicanti dei Renzi dei Berlusca, degli Alfano, dei Salvini e dei Grillo al servizio dei soliti Elkann e dei soliti Rotschild , e tale e quale come negli Usa dove vi sono le solite marionette politicanti come gli Obama, le Clinton, e i Mccain al servizio dei soliti Rockefeller ed ancor più al servizio dell'onnipresente e supremo capo della secolare cabala mondiale dei Rothschild.


Riferimenti:

-  IL "CALABRESE" MACRI, NUOVO PRESIDENTE DELL'ARGENTINA.

-  Chi è Maurizio Macri, al ballottaggio per diventare Presidente dell’Argentina post peronista

-  Mauricio Macri verso la presidenza dell’Argentina, tramonta l’era Kirchner

-  Argentina, Scioli e Macri: i due aspiranti presidenti di origine italiana

-  Chi è Mauricio Macri, candidato presidente dell’Argentina

-  Il nuovo presidente dell’Argentina? Un italiano

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